Giovanni DI NAPOLI, Riuniti dal Signore - Nella fase più acuta della pandemia nella primavera del 2020 le comunità ecclesiali si sono trovate di fronte all’inedita situazione di non potersi riunire per le celebrazioni liturgiche...
Abstract
Nella fase più acuta della pandemia nella primavera del 2020 le comunità ecclesiali si sono trovate di fronte all’inedita situazione di non potersi riunire per le celebrazioni liturgiche, in particolare l’Eucaristia domenicale. Se da una parte ciò ha messo in moto la fantasia pastorale per cercare, grazie ai mezzi oggi a disposizione, di mantenere unita la comunità, dall’altra ha messo a nudo fragilità già presenti nel vissuto ecclesiale, soprattutto in merito alla tenuta dell’Eucaristia domenicale in una società liquida e gassosa e in un contesto sempre più interetnico e interculturale. Dalla rivisitazione delle ragioni, viene – almeno ci si augura – la consapevolezza di dover decisamente camminare sul tracciato delineato dal Concilio Vaticano II e reso praticabile dalla riforma della liturgia che ne è scaturita.