
PER QUALCHE LIKE IN PIÙ? - PRESBYTERI N. 5 ANNO 2022
Carissimi lettori,
questa monografia, dal titolo forse un po’ provocatorio, non nasce solo dalla constatazione che il web
e i social media sono parte integrante e ormai necessaria della nostra vita (nel lavoro, nelle relazioni, nella pastorale), ma dal rilevare la presenza di molti preti, consacrati e consacrate come parte attiva della comunicazione social, soprattutto durante e dopo il lockdown del 2020.
Questo ci porta a riflettere in modo più ampio sulla comunicazione, sui suoi protagonisti e le sue modalità, perché il Vangelo va per sua natura annunciato e comunicato, con i mezzi disponibili in ogni tempo e in ogni contesto, ma siamo anche convinti che questo chiede attenzione e discernimento, perché nel mezzo utilizzato, oltre alle enormi potenzialità, ci sono sempre anche dei rischi sia per il comunicatore che per il destinatario.
La monografia si interessa dunque del prete “in rete” per richiamare l’attenzione sulla necessità di una formazione adeguata, a livello antropologico, tecnico, relazionale ed anche psicologico e spirituale, perché la relazione nel web sia testimonianza di vita cristiana e non fonte di protagonismi e di banalizzazione del messaggio.
Dopo l’Editoriale di don Nico Dal Molin, la monografia parte dal Vangelo, perché Gesù è stato un grandissimo comunicatore: il biblista e nostro Redattore don Stefano Zeni rilegge dunque in quest’ottica la parabola del seminatore per poi approfondire l’importanza delle domande in prospettiva comunicativa. Suor Maria Antonia Chinello, docente di Tecnologie comunicative nel processo educativo, ci aiuta a guardare al digitale non come un mondo “altro”, ma piuttosto come il tessuto connettivo delle nostre vite e delle appartenenze, richiamando la Chiesa a cercare un nuovo linguaggio. Don Giovanni Fasoli, docente di Pedagogia della realtà virtuale, individua nei messaggi di Papa Francesco alcune direttive principali per un percorso che i preti e le loro comunità possono fare in vista di un’ecologia spirituale per un mondo post-digitale. Completano il percorso la testimonianza di don Manuel Belli, attivo nei social attraverso il suo canale youtube “Scherzi da prete”, e gli spunti di meditazione di don Alfonso Lettieri, nostro membro di Redazione.
Nella rubrica “preti e letteratura” il professor Giovanni Ceschi ci aiuta a ripercorrere la produzione di Luigi Pirandello analizzando le varie figure di presbiteri che lo scrittore presenta; nella rubrica dedicata ai cattolici in politica Daria Gabusi ci parla dell’esperienza di Lidia Menapace. Nelle pagine UAC ospitiamo in questo numero il saluto programmatico del nuovo Presidente, don Stefano Maria Rosati, eletto nell’assemblea dello scorso giugno.
Anche questo numero è presentato da un breve video lancio che don Nico Dal Molin, nostro editorialista, ha preparato sul tema. Potete vederlo sul sito (www.presbyteri.it) e aiutarci a diffonderlo attraverso i vostri social.
Vi invitiamo ancora una volta a visitare il nostro sito: attraverso l’iscrizione col codice abbonato potete leggere la monografia in formato digitale, come anche gli Atti del Convegno, inviati in formato cartaceo assieme a Presbyteri 4.
I contributi video di Sua Eccellenza dom Gjiergj Meta, vescovo di Rrëshen (Albania) e di don Stefano Guarinelli sono invece stati trasferiti nell’area libera, e possono essere quindi visti da tutti.
Con questo numero trovate anche il fascicolo con cui presentiamo i temi che affronteremo nel 2023: è il nostro “biglietto da visita”, garanzia del nostro impegno a continuare nel piccolo servizio che la Rivista fa al clero italiano, cercando di affrontare i temi che più ci appaiono emergenti e interessanti. È anche la miglior “pubblicità” che possiamo fare, e che vi chiediamo di fare per noi, diffondendo, consigliando, regalando Presbyteri.
Buona lettura!